Carissimi compagni e compagne,
anche quest’anno vogliamo commemorare ed onorare l’anniversario della Rivoluzione Russa che ha cambiato le sorti del mondo dando un esempio immortale di come ci si può liberare dall’oppressione, dalla schiavitù e dall’imperialismo.
La cena-incontro autogestita vuole essere anche un contributo volontario per mantenere aperta l’unica sede politica antagonista condivisa da Unità Popolare, Rifondazione Comunista e Antifascisti di Valle Brembana.
Grazie anticipate ai compagni/e volontari che prepareranno i piatti e le torte speciali per l’evento e per i premi della consueta lotteria rossa che allieteranno la serata di SABATO 5 NOVEMBRE DALLE ORE 19.30 presso la nostra sede.
Buon anniversario a tutti/e!
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Ricordare, difendere, approfondire la memoria storica è utile e necessario nella misura in cui riusciamo a tradurre questa memoria in azione culturale e politica, in consolidamento e accumulazione delle forze comuniste, in formazione per le nuove generazioni.
Se il 7 novembre 1917 è ancora una data che riteniamo di dover ricordare e onorare non è solo per un doveroso omaggio agli eroici furori di un tempo che fu. Di altro c'è urgente bisogno. In primo luogo di riappropriarsi della propria storia comunista, contro ogni demonizzazione, ma liberi anche da ogni mitizzazione. Il comunismo nasce come critica - critica teorica dell'economia politica borghese nel "Capitale" di Marx e critica come prassi politica per l'abolizione dello stato di cose presente, per il rovesciamento dei rapporti di proprietà borghese nella proprietà comunista.
I comunisti devono concepirsi e organizzarsi come soggetto autonomo, che assume l'iniziativa anche sul terreno insidioso e fondamentale della lotta culturale, senza attendere che siano altri a scegliere e determinare il terreno sul quale misurarsi.
La storia del '900 va studiata e approfondita dotandosi di tutti gli strumenti adeguati per un lavoro critico collettivo non solo per battere il "revisionismo storico", ma perché in essa vi è un bagaglio di esperienze fondamentali per la lotta politica di oggi, per le sue prospettive.
Commemorare oggi l'Ottobre significa pensare strategicamente per la ricomposizione e il rilancio su scala mondiale del movimento comunista. Un fattore importante per questo pensiero strategico è la costruzione, coordinando forze e intelligenze, capaci di leggere la nostra storia e di analizzare le contraddizioni mondiali e il loro sviluppo il che significa individuare nell'imperialismo le premesse non solo per una resistenza dei popoli alle aggressioni, ma anche della possibile trasformazione della guerra in rivoluzione, della resistenza nazionale in percorso di transizione socialista.
Pensare strategicamente significa sapersi dotare oggi anche degli strumenti culturali per la trasformazione socialista nel XXI secolo. Non guarderemo allora alla storia del comunismo novecentesco come una testimonianza del passato da salvaguardare dalle intemperie e intemperanze dei nuovi barbari, ma come una miniera preziosa, un tesoro di esperienze da cui apprendere, un patrimonio d’inestimabile valore in cui affondano le radici della nostra identità e del nostro futuro.
Non vivremo così immersi nella tattica quotidiana di un presente senza storia, ma nella prospettiva strategica della costruzione delle condizioni della rivoluzione, che è nelle cose presenti.
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