07/02/12

FASCIST LEGACY.

 

Ricordare il proprio passato
è fondamentale per capire il presente
e saper affrontare il futuro

 

In Italia dal 2005 ogni 10 febbraio è "il giorno del ricordo", una data istituita nel 2004 con il fine di "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe" (dal testo di Legge).
Infangare la memoria della Resistenza, demonizzare i comunisti ed equiparare i Partigiani ai fascisti sono l'unico vero fine di questa giornata.
Infatti, è uno strano modo di ricordare; come se prima dell'otto settembre del '43 non fosse successo niente in quelle terre di confine e in tutto il mondo.
Integrare questi ricordi può aiutare a comprendere meglio ciò che avvenne in quel periodo che va dall'avvento del fascismo fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Già nel 1920 Benito Mussolini aveva le idee chiare sulla Jugoslavia:
«Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani».

NOI IL 10 FEBBRAIO VOGLIAMO RICORDARE TUTTO
e lo facciamo nella sede del PRC e di Unità Popolare a San Pellegrino, in Via Don L. Palazzolo, 34 alle ore 21,
con la proiezione del documentario della BBC "FASCIST LEGACY", acquistato ma mai mandato in onda dalla RAI,
sui crimini razziali fascisti in Jugoslavia e nelle colonie occupate.

 

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